L'UNIONE UOMO - DONNA
 

LA VIA VERSO LA RETTIFICAZIONE 
DEL MONDO
 
4° parte

            

ALCUNE BREVI CONSIDERAZIONI

                        - SHALOM BAIT = “Pace famigliare”. Si tratta di uno dei valori più importanti dell’Ebraismo. Non è un solo fatto accessorio. Se manca la “Pace della Famiglia” bisogna sospettare che le conquiste ottenute in altri campi della vita siano viziate da un’insufficiente sviluppo della personalità. 

            - Segreto del “due che diventa quattro”. Questa espressione indica l’unificazione tra maschile e femminile, che è frutto della rivelazione della parte nascosta e spirituale presente in ciascuno dei due partner. Ciò è ben simboleggiato dal confronto tra la parola ish (Alef-Yud-Shin), “uomo”, e la parola ishà (Alef-Shin-Hey), “donna”. Esse hanno in comune la parola esh (Alef-Shin), “fuoco”, che indica il fenomeno del risveglio dell’energia. In altri termini, “uomo” si può leggere come “il fuoco della Yud (sapienza)”, e “donna” come “il fuoco della Hey (Intelligenza)”. Marito e moglie, al calore del fuoco (energia) sviluppato dalla relazione raffinano la propria personalità, onde rivelare la parte superiore della propria consapevolezza, che prima giaceva nascosta nell’inconscio.  L’uomo rivela la sua Yud, il suo sé superiore, il punto della sapienza; la donna rivela la sua Hey superna, la capacità di dare la vita anche ai livelli intellettuali e spirituali dell’anima.

            Esiste una coppia maschile - femminile all’interno e una all’esterno. All’interno si tratta della personalità inferiore e di quella superiore. Ciò che si trova in basso, secondo La Cabalà., è sempre definito “femminile”, e ciò che sta in alto è il “maschile”. Non si pensi che questa differenziazione equivalga ad un giudizio di valore che privilegia il maschile sul femminile. Sovente ciò che sta in basso è invece più prezioso e importante, ai fini del successo finale dell’opera. Inoltre, si tratta di termini relativi, in quanto una entità è femminile nei confronti di ciò che la sovrasta ed è maschile nei confronti di ciò che la segue e le sta sotto. Tale differenziazione diventa incontrovertibile soltanto a livello fisico, con l’assunzione delle caratteristiche della sessualità.

              È indispensabile che ognuno di noi lavori su entrambe queste componenti, raffinandole ed elaborandone i contenuti. In seguito ogni uomo deve integrare il suo lato femminile e ogni donna il suo lato maschile. Una relazione esterna, tangibile, è utile e indispensabile in quanto ognuno agisce come specchio per l’altro, e ciò consente la rivelazione di tali componenti, e del livello raggiunto nel svilupparle. Il segreto del “Due che diventa Quattro” significa che sia l’uomo che la donna devono manifestare la loro controparte nascosta, costruendo insieme il Nome di Dio (Tetragrammaton, Yud-Hey-Vav-Hey), simbolo della sintesi tra tutti i gradini della creazione.

             - In generale il maschile è il datore, mentre il femminile è il ricettore. Anche questi due ruoli sono relativi, e ogni uomo e donna possono assumerli vicendevolmente. I lati femminili, che possono esistere sia nell’uomo che nella donna, sono i seguenti: capacità di introspezione, di valutare quale sia il livello raggiunto, chi siamo veramente, se siamo felici o meno. Un tale esame potrebbe riservare brutte sorprese, tuttavia occorre sincerità e saper ammettere quali siano le proprie debolezze, i propri bisogni interiori. II femminile inferiore è una sensazione di incompletezza, di bisogni insoddisfatti, il sentirsi vuoti; è l’insieme delle aspirazioni, è il desiderio di ricevere.

            Tra le altre qualità femminili c’è quella di un buon contatto col corpo. Il femminile è molto più in sintonia con lato fisico e con i cicli del tempo. Occorre mantenere in buon stato il recipiente della vita, ascoltando i suoi veri bisogni, rispettando la sapienza insita in esso. Ciò significa anche attenzione ai dettagli, umiltà e modestia. Un’altra caratteristica, tipica della donna, consiste nella capacità di provare una più completa soddisfazione sessuale. Pur essendo più difficile da raggiungere, qualora ottenuta essa risulta in una sensazione molto più profonda e duratura per la donna di quanto non lo sia per l’uomo.

            I principali tratti femminili negativi sono: l’insaziabilità, il non sentirsi mai appagati, l’avidità, una passionalità sfrenata, l’instabilità emotiva e affettiva, la ricerca di potere e di influenza tramite la manipolazione dei sentimenti o tramite l’emanare un’esagerata attrazione sensuale. Un lato femminile inconscio e non risolto può dominare la personalità sia di una donna che di un uomo, dandole i tratti descritti. Occorre scoprire la presenza di tali componenti, riconoscerle e ammetterle, conquistarne controllo e reindirizzare i propri desideri. Occorre correggere l’area dei propri bisogni, espandendo quelli di tipo spirituale

             Le qualità positive del maschile sono: capacità di irradiare e ispirare sicurezza e volontà, idealismo e utopia. Mentre il femminile ricerca l’attualizzazione, la messa in pratica, il maschile concepisce la teoria, l’astrazione. Il maschile è inventiva, mutevolezza, è il rinnovarsi in continuazione ma solo a livello dell’intelletto. Nel mondo dell’azione e dell’emozione esso deve invece dare l’esempio della costanza, della tenacia e della perseveranza. Il femminile è costanza e stabilità solo sui piani intellettuali. Però, se il femminile non è integrato, questi diventa mutevolezza emotiva, imprevedibilità. Da parte sua il maschile non rettificato degrada nella sclerotizzazione, nel conservatorismo, nell’immobilismo. Al negativo il maschile è iracondia, orgoglio, disprezzo del diverso, eccesso di sicurezza d’essere nel vero. È insensibilità affettiva, violenza fisica e sessuale, grossolanità, rozzezza, volgarità. Il materialismo è il frutto di un maschile asservito ai bisogni insoddisfatti e frustrati di un femminile che non si è evoluto.

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