Oltre Il FiumeLa pubblicazione semestrale della nostra scuola Articolo tratto dalla pubblicazione "Oltre il Fiume"
Due racconti chasidici, narrati da Rav Shlomo CarlebachÈ noto che il Reb Abvromole, il Maggid di Trisker non mangiava né dormiva mai. Una volta il Reb Baruch di Medzhibozh, nipote del Baal Shem Tov, incontrò Reb Avromole e gli chiese: "Heilighe Reb Avrom, come mai non dormi e non mangi mai?" "E molto semplice. Oggi non ho mangiato perché ero troppo stanco per non avere dormito tutta la notte. E ieri notte non ho dormito perché ero troppo affamato dal giorno precedente
." Sotto il letto. Così tanta gente è talmente priva di una vera connessione con la vita in questo mondo, da pensare che sia da pazzi parlare della vita al di là di questa. Ma non è così. Esiste la vita da questa parte e anche da quellaltra. Secondo la tradizione ebraica, mentre la vita in cielo è più pura, è la vita in questo mondo ad essere il fuoco centrale. La gente viene qui in basso per venire riparata e per diventare completi. Abbiamo una tradizione secondo la quale gli tzaddikim governano entrambi i mondi Articolo tratto dalla pubblicazione "Oltre il Fiume"
Il numero 137, valore
numerico di "Cabalà"137 è il valore della costante di struttura fine, uno dei più importanti numeri della fisica atomica, e anche il valore della paroLa Cabalà.. Articolo tratto dalla pubblicazione "Oltre il Fiume"
Il Segreto Della VitaI dualismi d’ogni tipo hanno un motivo di essere. Articolo tratto dalla pubblicazione "Oltre il Fiume"
I Sette Sentieri
della Torà (Rabbi Avraham Abulafia)Non è opportuno descrivere le
modalità di questo sentiero, che è chiamato sentiero Santo e santificato, in un libro,
né è possibile trasmettere, riguardo a Esso, alcuna tradizione, neppure per sommi capi,
a meno che, chi desidera conoscerlo, non apprenda prima, a viva voce, la nozione del Nome
di quarantadue lettere e di quello di settantadue. Articolo tratto dalla pubblicazione "Oltre il Fiume"
La Cabalà, soltanto una moda
del New Age?Studio approfondito sul
Tetragrammaton, il Nome Ineffabile. Proprietà,
caratteristiche, corrispondenze, potere
meditativo. Articolo tratto dalla pubblicazione "Oltre il Fiume"
La struttura del
cervello umanoI due emisferi cerebrali dell’essere umano non solo soltanto due parti di un medesimo organo, ma le sedi di due ben
distinti modi di pensare, capaci di interpretare la realtà secondo modelli
quasi opposti. Articolo tratto dalla pubblicazione "Oltre il Fiume"
L'importanza dello studio della Cabalà (Rabbi
Ashlag)Nei nostri libri sono riportate le parole dei più
grandi e dei più saggi maestri della terra, e vi sono altre migliaia di citazioni, sparse
nel Santo Zohar e in altri libri santi, come nellintroduzione di Rabbi Chaim Vital
al libro Etz Chaim, che vedono questo argomento tutti nello
stesso modo. Articolo tratto dalla pubblicazione "Oltre il Fiume"
Profezie dallo ZoharIn
quel tempo il Santo, benedetto Egli sia, farà risorgere i morti del suo
popolo, e la morte verrà dimenticata. Rabbi Abba disse: “Perché è
scritto Verrete liberati in grande gioia (Isaia 60,12), perché quando
Israele uscirà dall’esilio la Shekhinà uscirà con loro e loro con
lei” Articolo tratto dalla pubblicazione "Oltre il Fiume"
Rabbi Shlomo CarlebachUno dei personaggi più interessanti del Chasidismo moderno è senz'altro il Rabbi Shlomo Carlebach. Nato a Berlino in una famiglia dallillustre passato di studiosi di Torà, fin dagli inizi Rav Shlomo venne educato secondo i più alti standard possibili. Shlomo crebbe così in diversi ambienti, a contatto sia con la tradizione classica dello studio della Torà, sia di quella chasidica. Per un certo periodo il padre, già rabbino a Berlino, fu rabbino capo a Baden Baden. Usciti miracolosamente dalla morsa nazista, la famiglia si trasferì a New York, dove Shlomo continuò i suoi studi a Lakewood, la più prestigiosa Yeshivà litaista. Poi egli si avvicinò al Chasidismo, e divenne parte della comunità Lubavitch. Presto egli divenne una delle persone più vicine al precedente Rebbe di Lubavitch (Rav Itzchak Yosef Shneorson), e poi, anche dellultimo Rebbe, Menachem Mendel. Dopo qualche anno dovette però lasciare Chabad, per seguire l'estrema novità della sua vocazione. Articolo tratto dalla pubblicazione "Oltre il Fiume"
Raccolta Di Oltre Il
FiumeRaccolta completa dei primi dieci numeri di "Oltre il
Fiume la pubblicazione della scuola "La Sapienza
della Verità". Quasi cinquanta articoli inediti su argomenti
vari del campo cabalistico ed ebraico. 116 pagine formato A4 con
numerose illustrazioni. Articolo tratto dalla pubblicazione "Oltre il Fiume"
Sette tipi di acque
che escono dal TempioIl profeta Ezechiele riceve la visione del terzo Tempio di Gerusalemme, e, tra i molti particolari esoterici di tutto ciò, ve ne è uno che riguarda le acque sante dIsraele. Il brano in questione dice (cap. 47): "E mi portò indietro, alla porta del Tempio, ed ecco, delle acque uscivano da sotto la porta orientale, poiché la facciata del Tempio è ad oriente, e le acque scendevano dal lato del Tempio, al lato sud dell'altare. Mi fece uscire attraverso la porta settentrionale, e mi condusse intorno all'esterno verso la porta affacciata ad oriente, ed ecco, le acque fluivano dal lato destro. Mentre l'uomo usciva e si dirigeva verso oriente, aveva in mano un'asta, e misurò mille cubiti, e mi fece attraversare le acque, acque che arrivavano alle caviglie. Misurò altri mille cubiti, e mi portò attraverso le acque, acque che arrivavano alle ginocchia. E misurò altri mille cubiti, e le acque arrivavano ai fianchi. Misurò altri mille cubiti, ed era un torrente che non poteva essere guadato Articolo tratto dalla pubblicazione "Oltre il Fiume"
Una Torre di Potenza è il Nome di DioL’evento
che più ha caratterizzato questo periodo, e le cui conseguenze avranno ampie
ripercussioni in futuro, è stato il tragico e drammatico attacco alle torri
gemelle del World Trade Centre, che è risultato nella morte di migliaia di persone,
oltre che al crollo di edifici che erano il simbolo stesso dell’America. Articolo tratto dalla pubblicazione "Oltre il Fiume"
Un Nuovo RinascimentoLungi dal diminuire
l’importanza del rispetto delle regole, che rimane uno dei pilastri
dell’osservanza ebraica, La Cabalà. e il Chasidismo ci arrivano da un’altra
strada, quella della percezione spirituale, esoterica e segreta della realtà.
Tale dimensione, associata a quella della haggadà, cioè dei racconti di tipo
narrativo ed omiletico, è molto più universale, in quanto tratta di problemi
di ogni essere umano in ricerca di Dio. Come tale essa è in grado di nutrire la
pianta ammalata dell’Occidente, e di portarla finalmente ai tanto agognati
frutti dell’età Messianica. Articolo tratto dalla pubblicazione "Oltre il Fiume"
Un Tempo di Guerra e un Tempo di PaceL’augurio e la benedizione più sincera è di non farci sconfiggere,
e di trasformare il grido di battaglia delle forze del giudizio severo in "Svegliatevi, svegliatevi"! Così facendo, il nemico ci darà una mano, passando
involontariamente dalla nostra parte. E questo è l’unico vero modo
di vincere battaglie e guerre, non vanificando il nemico, ma convertendolo,
e portandolo dalla nostra parte. Articolo tratto dalla pubblicazione "Oltre il Fiume"
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LA CABALA', SOLTANTO
UNA MODA DEL NEW AGE?
Recentemente, su diverse riviste di grande diffusione, sono apparsi articoli riguardanti il diffondersi dell'interesse verso La Cabalà., e il suo diventare famosa e popolare. In realtà, ciò ha origine negli Stati Uniti, dove da decenni opera la scuola di Philip Berg, The Kabbalah Researche Centre. Il maestro di Berg è Rabbi Ashlag, non più in vita, famoso per avere tradotto l'intero Zohar dall'aramaico in ebraico. Di Rabbi Ashlag abbiamo pubblicato uno scritto in un numero precedente. Philip Berg e la moglie Karen hanno ricevuto molte critiche dai maestri tradizionali. Cercando di rendere accessibile la Cabalà anche a coloro che sono completamente a digiuno di Ebraismo e di esoterismo, l'hanno spesso trasformata in un semplice psicologismo. Il loro sito si apre con una serie di immagini secondo le quali personaggi tipo Platone, Aristotele, perfino Shakespeare, avrebbero studiato la Cabalà. Sono affermazioni del tutto false, c'è una profonda differenza, sia nella sostanza che nella forma, tra la sapienza cabalistica e la filosofia greca. Inoltre, Shakespeare era notoriamente antisemita, come dimostra il suo lavoro: "Il mercante di Venezia". Tuttavia, il successo della scuola di Berg ha superato ogni aspettativa, e ai corsi da loro organizzati partecipano anche alcune delle stelle dello spettacolo americano. Di qui l'interesse dei media, che non hanno esitato a "profetizzare" che presto La Cabalà. prenderà il suo posto al fianco dei vari centri spirituali, delle varie scuole che prosperano qui e là. Quindi, oltre che allo Zen, allo yoga, al rebirthing, alle varie forme di meditazione e alle varie religioni riscoperte dal "New Age", ci sarà, perché no, anche la Cabalà col suo Albero della Vita e le Sefirot. Nel leggere quegli articoli, non è difficile percepire un tono di critica e di scetticismo, come se il loro messaggio fosse: "un'altra di quelle mode spiritualiste, come se non ce ne fossero già abbastanza". Ma allora, La Cabalà. è soltanto una moda?
Ovviamente non è così. Anche se la Cabalà
ha parecchi aspetti in comune con altre discipline spirituali,
sia moderne che antiche, in realtà ci sono delle
differenze importanti.
La prima è che la Cabalà era e rimane una via
lunga e difficile, caratteristiche non certo favorevoli ad una
sua popolarizzazione. Inoltre, la sua pratica e studio richiedono
una coerenza etica profonda e sincera. Senza adeguare il proprio
comportamento ai precetti etici universali, non si avrebbe nessun
beneficio sensibile dall'occuparsi di Cabalà. Un'altra
importante differenza risiede nel fatto che, per praticarla,
occorre che la persona possieda una vera e propria "vocazione",
simile a quella degli artisti. Infatti, la Cabalà, pur
seguendo dei processi di ragionamento molto logici e stringenti,
compie improvvisi balzi di immaginazione, collegando idee e
concetti apparentemente molto lontani. L'avanzare nel complesso
campo della Cabalà richiede una sintesi di tutto rilievo
tra varie capacità intellettuali, unite ad uno spiccato
senso creativo e d'improvvisazione. Infatti, le associazioni
mentali provocate dalle numerose "coincidenze" che emergono dallo
studio cabalistico del testo biblico, sono dei veri e propri
estri creativi, delle ispirazioni superiori, che mettono in moto
meccanismi quasi del tutto inutilizzati della psiche. Nella
Cabalà confluiscono elementi molto disparati: insegnamenti
biblici tradizionali, insieme a componenti altamente esoteriche,
che per essere apprezzate abbisognano di un minimo di conoscenza
della lingua ebraica. Poi, vi sono altri strumenti, basati su
alcuni aspetti della numerologia più complessa (le ghematrie). Infine, in essa
si trovano anche vere e proprie pratiche meditative e mistiche,
capaci di dare alla persona che le compie, delle elevate
esperienze di trasformazione e di fusione con il tutto.
Ciò è ben diverso dai momenti di "release"
emozionali, tipici di certe tecniche psicologiche moderne. Molti
dei sistemi in voga oggi sono praticamente delle tecniche che
portano la persona in iper-ossigenazione, e quindi le causano
delle sensazioni insolite, in parte paurose, in parte
affascinanti.
Potrà dunque la Cabalà diventare una sola moda?
Implicitamente, se si parla di "moda", ci si riferisce ad un
fenomeno "stagionale", o comunque passeggero. Oggi è
popolare e diffuso, ma domani tornerà dal nulla dal quale
è provenuto. Il discorso potrebbe estendersi a tutto quel
risveglio d'interessi spirituali in atto nell'occidente oggi.
Chiunque vede una forma di "moda" in tale fenomeno, compie un
grave errore di valutazione. Ma andiamo per gradi. Senza
generalizzare, tutti i vari sistemi e scuole del New Age sono
suddivisibili in tre settori:
- Discipline ispirate in modo pressoché totale agli
insegnamenti delle grandi religioni viventi: Cristianesimo,
Ebraismo, Islam, Buddismo, Induismo, Taoismo, ecc. Un discorso a
parte merita lo sciamanesimo, che, pur non essendo una religione
di per sé, era e rimane diffuso in varie parti del mondo,
praticato nei modi più diversi.
- Scuole relativamente nuove, dalle radici più
disparate. Qui troviamo le società segrete, i vari gruppi
occultisti di magia, il neopaganesimo, come pure tutte quelle
scuole che si rifanno agli insegnamenti di tradizioni non
più in vita, come l'egiziana o la celtica. Di questa
categoria fanno anche parte tutti quei molteplici sistemi che in
realtà non sono altro che delle pratiche liberatorie
dell'emotività bloccata, ottenute tramite sedute di
respirazioni forzate, o lavoro di gruppo, quasi sempre di tipo
psicologico (EST, rebirthing, ecc.).
- tutti quei gruppi i cui lavori o punti di riferimento sono
una mescolanza dei primi due.
Si tratta, come si vede di un quadro molto complesso. Sono in
molti oggi a rifarsi all'etichetta "New Age", e a dichiararsi
depositari e profeti dei cambiamenti aquariani. In realtà,
parecchie tra le scuole spiritualistiche sono il trionfo di tutte
le brutte qualità dell'età dei Pesci. Ci sono
infatti gruppi che basano il loro lavoro sull'autorità
incondizionata di un maestro, al quale vanno tutti gli onori (e
spesso anche i quattrini), e il cui pensiero e punto di vista non
può venire discusso. Altri, come i neopagani, non sono che
una riedizione dell'epicureismo, in pratica: fai ciò che
vuoi, se ti fa piacere. Essi negano ogni dovere morale, e sono
particolarmente contrari alle religioni basate sulla Bibbia, al
Dio personale, che accusano di avere posto delle regole di vita
non necessarie, causando così dei complessi di colpa e di
frustrazione, negli altrimenti liberi e felici gaudenti della
vita. Chi pensa che Aquario e libertinismo siano sinonimi si
sbaglia di grosso. La via della soddisfazione grossolana e
incontrollata dei piaceri dei sensi è stata praticata da
sempre, dall'inizio della creazione dell'uomo, e non ha mai
portato da nessuna parte, se non alla scoperta dell'esigenza di
lasciarla, per qualcosa di più valido.
Piuttosto, il periodo presente di risveglio spirituale,
è stato profetizzato da Amos (8,11) quando dice: "Ecco,
vengono giorni, dice il Signore Dio, e manderò una fame
sulla terra, ma non sarà una fame di cibo, né una
sete d'acqua, bensì il desiderio di ascoltare le parole di
Dio". Ecco il senso del mangiare (connesso all'Aquario secondo il
Libro della Formazione), e il "bere dalle acque della
consapevolezza superiore", la vera opera dell'Aquario. Questo
tipo d'esigenza è quanto mai vera e profonda, e
sopraviverà alle mistificazioni e agli inganni di tante
scuole di falsa profezia.
In realtà molti dei sistemi ai quali abbiamo accennato
prima, sono delle buone introduzioni a delle forme di
spiritualità più valide e profonde. L'importante
è di non perdere di vista il fatto che il traguardo
è molto in alto, e che lo stesso desiderio di cose grandi
e magnifiche che abbiamo nel mondo materiale, va trasportato nel
mondo spirituale.
Il rinnovo e risveglio d'interesse nei confronti delle grandi
religioni non è ovviamente una moda, ma rispecchia
esigenze sincere e profonde, e segna la fine di quel periodo di
materialismo totale che ha dominato la massima parte dell'ultimo
secolo. Tuttavia, la durata e la popolarità di tali nuovi
interessi, dipendono dalla capacità delle grandi religioni
di rinnovarsi, e di offrire un messaggio attuale e illuminante
alle persone del mondo d'oggi. Un ritorno ai sistemi e ai credi
del passato è semplicemente impensabile.
Purtroppo, gli organi istituzionali che le rappresentano, non
sembrano ancora abbastanza consapevoli di questa
necessità. Le posizioni da essi mantenute sono quasi
sempre di conservatorismo e di chiusura, quasi sempre dettate
dalla paura e dall'ignoranza del nuovo, o dal desiderio di
difendere certe posizioni di potere, anche se tutto ciò
viene nascosto dietro a delle motivazioni dottrinali.
In realtà, se sono vive oggi, tali religioni hanno
saputo trasformarsi ed evolversi diverse volte nel passato, ed
è indubbio che la grande sfida che hanno davanti oggi
è proprio quella di attivare una trasformazione radicale,
creativa e innovativa.
Diverso è il discorso dei sistemi e delle discipline
del punto 2), molte delle quali potrebbero rivelarsi in
realtà niente di più che mode passeggere. Se
vogliono durare, dovranno necessariamente appoggiarsi sui sistemi
antichi e tradizionali, sulle grandi religioni rivelate. In una
certa misura, questo connubio può essere utile ad
entrambe. Le scuole del punto 2) guadagnerebbero durata e
continuità, e contemporaneamente potrebbero rappresentare
per la religione tradizionale un passo verso l'innovazione e
l'evoluzione, delle quali parlavamo nel paragrafo precedente.
Dunque che ruolo ha la Cabalà in tutto ciò?
Unico ed insostituibile. Se intesa nel suo aspetto profondo, essa
già costituisce la parte creativa ed evolutiva
dell'Ebraismo, quella che può aiutare questa religione,
altrimenti molto rigida, ad entrare nel nuovo millennio. Inoltre,
la Cabalà contiene una serie d'insegnamenti e di
conoscenze indispensabili per il processo di ricongiungimento che
tende a stabilirsi tra le varie forme di spiritualità.
Secondo la Bibbia, fino all'episodio della Torre di Babele, tutta
l'umanità era come un'unica famiglia, e parlava un solo
linguaggio. Oggi siamo in molti che desideriamo ritornare ad una
condizione di questo tipo. Né ciò significa che
spariranno i linguaggi, a vantaggio del trionfo di uno solo di
essi. Piuttosto, "l'unica lingua" citata della Bibbia, va intesa
nel senso della capacità di comprendere chiaramente
ciò che abbiamo da dirci gli uni gli altri. La
Cabalà è la maestra dei segreti dei linguaggi, e in
base alle loro etimologie, al valore mantrico e numerico delle
lettere, in base alla loro stessa forma e nome, può
liberare le parole dai loro falsi significati, dalle associazioni
spesso negative che esse ci risvegliano quando le sentiamo. La
Cabalà può ridare al linguaggio il suo originario
potere creativo ed auto-espressivo. Questo è il
significato profondo del verso del profeta Sefania (3,9):
"allora riverserò sui popoli una
lingua chiara, affinché tutti chiamino il Nome di
Dio…"
In ebraico "chiara" (berurà) significa anche
"setacciata", "selezionata", dal famoso "birur",
già noto a quanti studiano la Cabalà. Sarà
il meglio di tutti i linguaggi, la potenza creatrice della
parola.
E, dato che "Cabalà" significa "corrispondenza", essa
aiuterà a scoprire gli elementi simili e corrispondenti
nelle varie tradizioni. La Cabalà rafforza il senso
d'unità che sottende il tutto. Contemporaneamente a
ciò, essa rispetta l'unicità d'ogni creatura e
d'ogni tradizione. Come tale, la Cabalà è
tutt'altro che una moda passeggera, e l'interesse nei suoi
confronti è destinato a crescere a ad ampliarsi, anche se
lentamente. Purtroppo, uno dei difetti peggiori dell'animo umano
è la pigrizia. Ecco che ci s'illude di potere arrivare a
dei grossi risultati sul piano spirituale con un minimo sforzo,
con qualche seminario di fine settimana, con pochi minuti
d'esercizi giornalieri (quando ce ne se ricorda). Ed ecco che,
fra le tecniche e le scuole del punto 2), quelle che prometto un
"fast food" spirituale hanno un grande successo. Ma questa
è la moda, i vestiti che piacciono quest'anno l'anno
prossimo finiscono in un angolo dei guardaroba, cibo per le
tarme.
La Cabalà è una disciplina
impegnativa e lunga, non sarà mai una moda, ma
assumerà gradualmente un'importanza e un'autorità
sempre maggiore, col progredire dell'umanità nel nuovo
eone. Nelle parole d'Isaia (11,9):
"Allora si riempirà la terra
della conoscenza di Dio, così come le acque ricoprono il
mare".
Conoscenza è Da'at, la sefirà
centrale superiore dell'Albero della Vita. Lo scopo della
Cabalà è quello di rettificare Da'at, di ridarci la
conoscenza che Adamo aveva nel giardino dell'Eden, e di portarci
ad una conoscenza perfino superiore a quella.
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Abbiamo aperto un nuovo sito!!!
CABALA.EU
Là troverete tutti nuovi articoli e le nuove riflessioni, nate in lunghi anni di esperienza e di studio della sapienza cabalistica.
Questo sito continuera` ad esistere nella sua presente forma con l'ampia collezione di scritti, su vari e sempre attuali argomenti.
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