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Secondo il Talmud lepoca dei Profeti si chiude con la distruzione del primo Tempio ad opera di Nabucodonosorre. Questo perché la capacità di profetare era direttamente legata alla presenza dellArca dellAlleanza, in particolare ai due Cherubini posti sul suo coperchio. Infatti la profezia è lespressione di un legame diretto con Dio, che permette la ricezione di messaggi particolari, di natura trascendente. Sentiamo cosa dice a tale proposito Rabbi Moshè ben Nachman: " Dio disse a Mosè di mettere un coperchio sullArca, e sul coperchio di fare due Cherubini, in un unico blocco... Dio disse: "E là Mi farò conoscere, e ti parlerò dal di sopra del coperchio dellArca, dal mezzo dei due Cherubini"... (Esodo 25:21). Si tratta della stessa visione della Merkavà avuta da Ezechiele. Egli così disse: "Questa è la Chayà che vidi al di sotto del Dio di Israele, presso il fiume Chebar (be nahar Kebar, 479), ed io seppi che si trattava dei Cherubini" (Ez. 10:20). È per questa ragione che Dio viene chiamato: Colui che "siede sopra i Cherubini" (1 Samuele 4:4, 2 Samuele 6:2). I Cherubini avevano le ali distese, e costituiscono il Cocchio celeste della Gloria. Ciò viene indicato dal verso: "Oro per il modello del Carro, i Cherubini che aprono le loro ali e che coprono lArca dellAlleanza" (1 Cronache 28:18)... Era giusto che le loro ali fossero aperte verso lalto, poichè essi costituiscono il Trono del trascendente È per tale ragione che essi vengono anche chiamati: "la struttura del Cocchio". Ciò è così in quanto i Cherubini visti da Ezechiele erano della stessa forma dei Cherubini fisici, una forma di gloria e di bellezza. I Cherubini nel Tabernacolo, e in seguito nel Tempio, avevano la stessa forma dei Cherubini superni. Ed è così scritto: "Poiché uno osserva al di sopra dellaltro, e vi sono altri ancora più in alto di loro" (Ecclesiastiche 5:7). I Cherubini rappresentano come luomo, pur legato ad un corpo mortale, abbia la capacità di trascendere i legami terreni, e possa volare con le ali della sua anima ad esplorare gli universi spirituali. Questo concetto era espresso dalla stessa forma dei Cherubini, meditando sulla quale era possibile attivare tale capacità profetica. Unaltra prova di ciò si trova in un testo di Isacco Abarbanel: " E scritto: "Samuele giaceva nel Tempio di Dio, dove si trovava lArca" (1 Samuele 3:3). Qui il termine "nel" non si riferisce ad una dimensione fisica ma ad una spirituale... Il verso significa che Samuele si trovava là meditando sul concetto del Tempio, e dellArca. Tramite ciò gli arrivò la profezia... Il termine "giaceva" (shakav) indica che stava meditando, come nel verso: "Anche di notte il suo cuore non è coricato" (Qoelet 2:33)" Rabbi Isacco Abarbanel. I testi citati prima ci portano a quello che è uno degli scopi di questo corso: lo scoprire come la profezia non sia del tutto scomparsa, ma come sia possibile riceverne piccoli spazzi e barlumi tramite lo studio esoterico della Torà e tramite la pratica della meditazione cabalistica. |